Tra qualche giorno terminerà il mio mandato come presidente della Federazione nazionale della Stampa.
Tra le esperienze più belle di questi sette anni, resta e resterà l’incontro con la comunità di Conselice, un incontro favorito dalla passione civile dei rappresentanti dell’Associazione regionale di stampa e dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna, oggi rappresentati da Matteo Naccari e Silvestro Ramunno.
Una comunità accogliente e civile e che ha voluto, realizzato, alimentato, grazie agli amministratori di ieri e di oggi, il primo monumento dedicato all’articolo 21 della Costituzione e a quei coraggiosi che hanno sacrificato le loro esistenze alla riconquista della dignità e della libertà e, tra queste, la libertà di informare e di essere informati.
Quei tipografi, le staffette, le donne e gli uomini che scrivevano, stampavano, distribuivano giornali, fogli e volantini, sono i padri e le madri delle giornaliste e dei giornalisti di oggi, o, almeno, di quanti “onorano” davvero le parole scolpite nella Carta costituzionale.
Ai dubbiosi, agli scettici, a quelli che hanno sempre qualcosa da criticare, ricordo che Conselice, grazie a questo scelte, è diventata una delle capitali italiane della libertà di informazione, un punto di riferimento per chi, ancora oggi, si batte per difendere questa libertà dagli assalti di quanti mafiosi, corrotti, squadristi, odiano le luci dell’informazione perché hanno bisogno del buio per portare a compimento i loro misfatti e le loro truffe ai danni delle comunità.
Proprio per questo Conselice, grazie all’entusiasmo della sindaca Paola Pula, dell’assessore Raffaella Gasparri, di tutta l’amministrazione, delle associazione dei partigiani, delle istituzioni regionali dei giornalisti, ha promosso anche un Osservatorio sulle violenze contro croniste e cronisti, grazie anche al lavoro silenzioso e proficuo di Paolo Amadasi.
A presiederla, non casualmente, hanno voluto Paolo Berizzi, giornalista di Repubblica, unico giornalista in Europa costretto ad una vita sotto scorta a causa delle quotidiane minacce dei gruppi neofascisti e neonazisti.
Non saremo mai un Paese normale sino a quando Paolo Berizzi e Liliana Segre dovranno girare “sotto scorta” e gli squadristi, invece, potranno continuare a circolare liberamente e a minacciare chi ha onorato ed onora la Costituzione antifascista.
L’Osservatorio di Conselice rappresenta un faro per quanti non vogliono accettare forma alcuna di negazionismo e di superamento della distinzione tra fascismo e antifascismo, tra il boia e le vittime.
Il prossimo 25 Aprile, su proposta di Loris Mazzetti, presidente del presidio regionale di “Articolo 21”, storico braccio destro di Enzo Biagi, sarà realizzata una staffetta ideale tra Conselice, Marzabotto, Monte Sole, Lizzano in Belvedere, Ronchi dei Legionari, Sant’Anna di Stazzema… per collegare i luoghi che hanno “adottato” l’articolo 21 della Costituzione e per rilanciare, oggi più che mai, il comune impegno a difendere le conquiste delle donne e degli uomini che ci hanno restituito la dignità e la libertà.
Naturalmente il prossimo primo ottobre sarò a Conselice per proseguire nel comune impegno contro bavagli, oscurità, oscurantismi, censure di qualsiasi natura e colore.
Beppe Giulietti