“Per la carta c’è un nemico più temibile del fuoco: la censura.”
Mirko Badiale
È nato a Conselice l’Osservatorio permanente per la vigilanza e il monitoraggio sulla libertà di stampa, «una iniziativa a cui crediamo moltissimo, lanciata nel 2019 in questo contesto dal presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti», ha ricordato la sindaca del Comune nel Ravennate, Paola Pula.
Con la prima cittadina, hanno firmato l’atto costitutivo Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana; Matteo Naccari, presidente dell’Associazione Stampa Emilia Romagna e Paolo Berizzi, presidente dell’Osservatorio le cui attività saranno a breve potenziate con la pubblicazione di un sito internet dove raccogliere le segnalazioni sulle minacce ai cronisti.
Monumento alla Stampa Clandestina e alla Libertà di Stampa
Una vecchia macchina da stampa a pedale simile a quella utilizzata dagli stampatori clandestini, che durante la lotta di Liberazione lavorarono ininterrottamente per informare di quanto succedeva sul fronte del Comitato di Liberazione Nazionale, alle spalle le lastre impresse con le testate dei giornali che si stampavano e sopra le bandiere di un Italia liberata e di un Europa unita, che solo sessant’anni fa era nei sogni e negli ideali di chi combatteva.
Oltre trecento persone, compresi i ragazzi delle scuole e i sindaci di tutti i nove Comuni della Bassa Romagna, hanno partecipato nella mattina del 1 ottobre 2020 all’annuale celebrazione dell’anniversario del Monumento alla Libertà di stampa e alla stampa clandestina, andata in scena a Conselice.
Ospiti d’onore, il giornalista Carlo Verdelli – oggi editorialista del Corriere della Sera, già direttore di Repubblica – e la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Elly Schlein.
Davvero toccanti le relazioni degli ospiti, fra cui il presidente della FNSI (Federazione Nazionale della Stampa Italiana) Giuseppe Giulietti, e il presidente dell’ANPI provinciale, Ivano Artioli; tutti hanno sottolineato il ruolo fondamentale di un’informazione libera per il corretto andamento della democrazia.
Fu in questa giornata che si gettarono le basi per l’attuale Osservatorio sulla libertà di stampa.
La costituzione dell’Osservatorio ad ottobre 2021 ha aperto le celebrazioni per il XV anniversario del Monumento per la libertà di stampa.
«Per me è un onore essere chiamato a presiedere questo Osservatorio», ha detto Paolo Berizzi, che ha poi denunciato che oggi «molte delle minacce che arrivano ai giornalisti arrivano sotto forme nuove. Non ci sono più i fascisti con il moschetto e la camicia nera, ma si nascondono dietro le tastiere, sui social, per spargere odio e idee anche superate dalla storia».
Alla sindaca Paola Pula il compito di ripercorrere la storia della pedalina, «il nostro monumento che celebra l’apporto che Conselice diede alla diffusione della stampa clandestina, alla controinformazione e alla costruzione della reazione popolare contro il regime nazifascista, dedicato ai quattro partigiani stampatori uccisi a Bologna il 30 settembre», ha evidenziato, rivolgendo poi lo sguardo al futuro, «che i clandestini della stampa hanno dimostrato di voler assicurare perfino con il sacrificio della vita. Onorare quel sacrificio estremo – ha concluso – vuol dire impegnarsi per la nostra salvezza, che è molto meno di quello che in quel tempo accadeva».
Il presidente del sindacato regionale, Matteo Naccari, ha ribadito come sia «molto importante per il nostro territorio dare vita a un Osservatorio sulla libertà di stampa. Oggi – ha proseguito – difendere la libertà di stampa significa affrontare il problema delle minacce ai giornalisti: una questione che ci riguarda da vicino».
1) L’ostilità è una barriera che ostacola la comprensione. Nel rispetto del diritto-dovere di cronaca e delle persone occorre comprendere. Scriviamo degli altri quello che vorremmo fosse scritto di noi.
2) Una informazione corretta lo è sempre, sono la fiducia e la lealtà a costruire una relazione onesta con il pubblico. Non temiamo di dare una rettifica quando ci accorgiamo di aver sbagliato.
3) Difendiamo la nostra dignità di persone, ma anche quella altrui, fatta di diversità e differenze. Tutti hanno diritto di parlare e di essere visibili. Diamo voce ai più deboli.
4) Costruiamo le opinioni sui fatti e quando comunichiamo rispettiamo i valori dei dati per una informazione completa e corretta. Dietro le cifre ci sono gli esseri umani. Impariamo il bene di dare i numeri giusti.
5) Se male utilizzate, le parole possono ferire e uccidere. Ridiamo il primato alla coscienza: cancelliamo la violenza dai nostri siti e blog, denunciamo gli squadristi da tastiera e impegniamoci a sanare i conflitti. Le parole sono pietre, usiamole per costruire ponti.
6) Facciamoci portavoce di chi ha sete di verità, di pace e di giustizia sociale. Quando un cronista è minacciato da criminalità e mafie, non lasciamolo solo, riprendiamo con lui il suo viaggio. Diventiamo scorta mediatica della verità.
7) Con il nostro lavoro possiamo illuminare le periferie del mondo e dello spirito. Una missione ben più gratificante della luce dei riflettori sulle nostre persone. Non pensiamo di essere il centro del mondo.
8) Internet è rivoluzione, ma quello che comunichiamo è rivelazione di ciò che siamo. Il nostro profilo sia autentico e trasparente. Il web è un bene prezioso: viviamolo anche come bene comune.
9) La società non è un groviglio di fili, ma una rete fatta di persone: una comunità in cui riconoscersi fratelli e sorelle. Il pluralismo politico, culturale, religioso è un valore fondamentale. Connettiamo le persone.
10) San Francesco d’Assisi operò una rivoluzione, portare la buona notizia nelle piazze; anche oggi una rivoluzione ci attende nelle nuove agorà della Rete. Diamo corpo alla notizia, portiamola nelle piazze digitali.
Nato a Bergamo nel 1972, si è avvicinato giovanissimo al giornalismo. Laureato in Filosofia, è a Repubblica dal 2000. Inviato speciale e autore di diversi libri, è noto per le documentate inchieste sui movimenti neofascisti e neonazisti in Italia. Ha ricevuto riconoscimenti anche oltre i confini nazionali, ma ha subito pure diverse minacce e dal 2019 gli è stata assegnata una scorta. Nel 2013 ha promosso il progetto “Tira dritto – Stop cocaina”, contro l’uso degli stupefacenti, realizzato in collaborazione con il Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del consiglio dei ministri.
Nata nel 1957, già in consiglio comunale a 19 anni e poi assessore, è la prima donna sindaco di Conselice. Eletta nel 2014 è ora al secondo mandato. Conseguito il diploma di maturità scientifica, ha frequentato il biennio universitario di Ingegneria elettronica all’Università di Bologna. E’ stata vicedirettore della Confederazione italiana agricoltori (Cia) di Ravenna e, per 10 anni, direttore della sede di Rimini. È stata giornalista pubblicista e vicedirettore di “Agrimpresa”, il periodico della Cia regionale, curando le pagine di Ravenna e Rimini.
Nata nel 1969 è assessore comunale a Conselice dal 2014 ed è attualmente al secondo mandato con deleghe alle politiche socio-sanitarie e welfare, alle politiche abitative, all’associazionismo e al volontariato, ai servizi al cittadino, ai gemellaggi e agli scambi culturali, alla cultura, alla partecipazione e alla comunicazione. Dopo il diploma di perito agrario ha conseguito la laurea in giurisprudenza all’Università di Bologna. Ha lavorato nel mondo delle associazioni agricole nel settore fondiario e a contatto con il pubblico. Ama la lettura, i viaggi ed è appassionata di musica, arte, teatro, cinema e motori.
Raffaele Lorusso è il segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana e componente del Comitato Esecutivo della Federazione Internazionale dei Giornalisti (IFJ). Eletto nel 2015 al XXVII Congresso FNSI di Chianciano Terme, è stato riconfermato alla guida del sindacato dei giornalisti italiani nel febbraio 2019, al Congresso di Levico Terme. Laureato in Giurisprudenza, giornalista professionista dal 1999, dal 2000 lavora a Repubblica nella redazione di Bari, dopo essere stato alla Gazzetta del Mezzogiorno.
Matteo Naccari, giornalista del Resto del Carlino, dal 2023 è segretario generale aggiunto della Fnsi, la Federazione nazionale della stampa. Ha fatto parte per oltre 10 anni del Comitato di redazione del Carlino e ha ricoperto diverse cariche sindacali, fra cui quella di presidente dell’Aser per il quadriennio 2019-2023.
È stato anche consigliere nazionale dell’Inpgi, l’istituto di previdenza dei giornalisti italiani, e fiduciario sempre dell’Inpgi, per l’Emilia Romagna. Ravennate, classe 1974, vive a Bologna, dove lavora.
E’ nato a Parma nel 1964. Collaboratore della Gazzetta di Parma già quando frequentava le superiori, è stato assunto nel 1992. Ha scritto di cronaca nera e bianca, vicende politiche e problemi agricoli. Dal 2016 è vice caposervizio. Discendente di un’antica famiglia di imprenditori agricoli, ha dato alle stampe “La Maialatura” e “Allevatori d’oro”. E’ inoltre coautore del volume “Io, la cipolla, storia d’amore, di magia e di cucina”. Dal 2005 è eletto senza interruzioni negli organismi dell’Associazione della Stampa Emilia-Romagna, della quale è ora presidente.
Paolo Bonacini, nato nel 1955 a Reggio Emilia dove vive con moglie e figli. Giornalista professionista, si occupa di criminalità organizzata di stampo mafioso. Scrive per ilfattoquotidiano.it e per Cgil Emilia Romagna. È membro della direzione scientifica di LAW, associazione che promuove la tutela dei diritti del lavoro e il contrasto all’illegalità economica.
È stato direttore responsabile di emittenti locali in Emilia Romagna (Telereggio), Liguria (Telecittà), Trentino Alto Adige (Rttr). È autore di romanzi: “Il segreto del Farnese” (2003), “Morte allo stadio” (2008), “Brigata Katiuscia” (2010). Ha inoltre pubblicato i saggi giornalistici: “Una voce nell’etere” (2018) e “Le cento storie di Aemilia” (2019). Dal 2023 è segretario di Aser.
Mattia Motta (Piacenza, 1982) giornalista, autore e videomaker freelance; attualmente è presidente della Commissione nazionale lavoro autonomo della FNSI e componente del Freelance expert group (Freg-Efj). Dal 2005 al 2018 cronista del quotidiano Libertà, attualmente è responsabile comunicazione della Camera del Lavoro di Piacenza, si occupa di social media e nuove strategie di comunicazione. Ha collaborato, tra gli altri, con Report Rai3, Il Fatto Quotidiano, Il Manifesto, Libertà, Agenzia Ruptly di Berlino, Adnkronos, Articolo21.org.